Fondamenti di elettronica

Contattami

Preferiti

Chi sono

Propagazione su una linea.

 
Il problema che ci eravamo posti è quello di comprendere come si accendono,ad esempio, 10000 lampadine ,distanti fra loro un chilometro,tutte in serie sulla stessa linea,in parallelo.Le lampadine si intendono ad incandescenza puramente resistite.
Facciamo l’ipotesi che la pulsazione della sorgente sia 10 rad/sec in modo che il baluginio sia visibile all’occhio umano(ricordiamo che l’occhio umano non riesce a distinguere variazioni d’immagine con tempi inferiori ad 1/16 sec.),quello che ci possiamo aspettare sono 2 fenomeni:
1)che l’intensità della luce emanata dalle lampadine decresca allontanandosi dalla sorgente ed avvicinandosi alla fine della linea.
2)che le lampadine abbiano il massimo della loro intensità in tempi diversi. L’osservazione fenomenologia ci portaa dedurre 2 aspetti teorici:
Il primo legato a un problema di dissipazione dell’energia(se l’intensità luminosa cala significa che ho a disposizione meno calore,ovvero meno energia).
Il secondo è legato ad un problema di ritardo,ricordiamo quindi, che il fenomeno dissipativo è legato ad un effetto resistivo e il conservativo provoca il ritardo.
L’insieme di questi due aspetti,ci permette di pensare a un modello circuitale della linea matematico.Occorre fare ipotesi semplificativa,che la geometria e le caratteristiche fisiche siano uniformi lungo tutta la linea stessa.
Pensiamo adesso come rappresentare uno spezzone di linea. Sarà dotata di una resistenza metallica,di un “effetto magnetico”,di un “effetto capacitivo”fra filo di andata e filo di ritorno,di un “effetto resistivo” dell’isolante dei fili.Questo ci fa pensare ad un modello di linea con lunghezza molto breve,che contenga i 4 componenti suddetti. Non dovrebbe essere difficile dedurre,che il modello è tanto più aderente alla realtà,quanto più lo spezzone di linea considerato è piccolo(Il modello ideale è con Dx tendente a zero).

Qui di seguito abbiamo la rappresentazione del modello in questione:


 
 
 





La linea si può quindi pensare come un numero grandissimo (teoricamente infinito)di celle elementari uguali a quella disegnata.Ogni cella provocherà sempre la stessa diminuzione percentuale sul segnale che gli arriva,per cui il valore massimo del segnale sorgente diminuirà lungo la linea come un esponen

ziale decrescente.
 
A seguire il grafico che rappresenta il decadimento dell’ampiezza del segnale:

 


 



Impedenza:

E' l'espressione matematica corrispondente a qualunque insieme di componenti passivi, nello specifico stiamo utilizzando componenti passivi lineari.

Reattanza:

E' l'espressione matematica che ci da misura dell'opposizione al passaggio della corrente da parte dei componenti conservativi.
Nel caso specifico ci occupiamo di componenti passivi lineari: C ed L.
 
 

 
 Sulla linea viene attaccato il carico desiderato,ma la linea sente solo l’impedenza Z0= ¥ infinito.
 


 
L’espressione altro non è che la formulazione matematica dell’evoluzione spazio temporale di un segnale sinusoidale che si propaga dalla sorgente verso un carico posto a distanza infinita.Si può notare che è presente un decadimento esponenziale dell’ampiezza intuitivamente collegabile ad una dissipazione termica dei parametri dissipativi,resistivi della linea e quindi matematicamente si può desumere una dipendenza in prima battuta da RG.
E’ invece chiaro che il ritardo jdi x,dovrà dipendere dai parametri conservativi della linea.Tenendo conto che il sistema è lineare si può pure pensare che il ritardo dipenda linearmente dalla lunghezza della linea.
Quest’ultimo fatto ci permette di stabilire un parametro fondamentale per le telecomunicazioni che si chiama lunghezza d’onda:dovrebbe risultare ovviocce un segnale aumentando costantemente il suo sfasamento,dopo una certa lunghezzal(lambda) di linea,ritorna in fase,ovvero subisce una rotazione di 2prad ,tale lunghezza lambda è la lunghezza d’onda di quel segnale,su quel mezzo particolare di trasmissione:a parità di frequenza di segnale sorgente,ci saranno lunghezze d’onda diversein dipendenza dalla linea usata(materiale).

Costante di propagazione.

Il problema che ci poniamo è il calcolo della costante di propagazione;g(gamma). E’ naturale che essendo di formesponenziale decrescente, lo sia anche I, in quanto lungo la linea teorizzata infinita,il rapporto fra Ved Iè Z0,che non dipende da xnel dominio delle x,Ved Idebbono avere la stessa forma.Noi siamo in grado adesso di calcolare le derivate (nella fattispecie quella dell’esponenziale): 
 
 
 
 
Formula_1.gif Formula_2.gif Formula_3.gif
Circuito_1.gif

 
 

=======>

Circuito_2.gif
Formula_4.gif

 

 




Se si hanno  diversi componenti in parallelo, il sistema più semplice per il calcolo è sostituire la resistenza con il suo reciproco (conduttanza), la reattanza con il suo reciproco (suscettanza), fatto ciò si sommano  (conduttanza) e  (suscettanza); ottenuto un solo risultato se ne fa il reciproco ed avremo l'impedenza.


Formula_6.gif







 Partitore di tensione.
 
Circuito_4.gif
Formula_7.gif

 Partitore di corrente.
 
Circuito_5.gif
Formula_8.gif

Circuito_6.gif

 

Come trovare la costante
di propagazione sulla linea
(gamma)


Formula_9.gif
Formula_10.gif
=======>

 
Formula_11.gif
=======>
E' l'impedenza in parallelo
nell'infinitesimo di linea
Formula_12.gif

 
Formula_13.gif
=======>
Ora calcoliamo la derivata della correntedI(x)

Se
Formula_14.gif
ne consegue

Formula_15.gif










Quale è la percentuale di dI(x) rispetto a I(x)

Formula_16.gif

 Al posto didI(x)sostituisco:

Formula_17.gif

Formula_18.gif
 
 

Formula_19.gif

 Se JWC >> G = JWL >> R

Formula_20.gif


Formula_21.gif
Verifica una rotazione angolare
(priva di attenuazione ?
====>valido solo per linee molto piccole)

Ricordando la relazione di Eulero dei numeri complessi:


 
 

Torna su
Torna a fondamenti di elettronica